Riconosco volentieri di non essere sempre la prima a venire a conoscenza di un nuovo termine. La mia prima reazione a “Hai mai sentito parlare di [inserisci il termine qui]” è quella di andare su un motore di ricerca. O, alla fine, ne parlo su Facebook, Twitter, e qualche volta sui forum SEO che frequento.
Ora, DAO – (Digital Asset Optimization) – non è proprio quello che chiamerei un termine “familiare”, ma ultimamente l’ho visto spesso. Infatti, quando qualcuno ha menzionato “DAO”, ho pensato che avesse rovesciato l’acronimo. (DOA= Dead on arrival) Dopo aver ripetuto “DAO” e non “DOA”, ho finalmente capito che era il momento per il mio ricercatore e per me di approfondire.
Quel che abbiamo trovato da principio mi ha sorpreso, perché abbiamo trovato titoli come “DAO – la nuova SEO” oppure “DAO sostituirà la SEO?” Voglio dire, sì, siamo sepolti nelle trincee, e raramente cacciamo fuori la testa. Tuttavia, non siamo così impegnati a fornire SEO da non essere aggiornati con le ultime novità. Insomma, quando qualcosa minaccia l’industria dell’ottimizzazione, noi ci siamo.
Non potevo credere a quello che abbiamo finalmente scoperto…
DAO – La “nuova” SEO
DAO non è nuova. In realtà, è una parola che gira dal 2007, e anche da prima per qualsiasi esperto di SEO. In effetti, è successo che alle vecchie conoscenze e tecniche di ottimizzazione sia stato dato un nuovo nome.
Allora, cos’è DAO?
Qui a Level343, la abbiamo definita “smagliature dello spazio verticale di ricerca”. Siamo fantasiosi anche noi. Chissà quanti altri nomi ha.
Una nota su Facebook descrive DAO come “… L’ottimizzazione olistica dei contenuti online – dai video e dalle immagini fino ai testi normali e ai PDF. Tutto, dai nomi dei file ottimizzati ai meta tag, è una parte importante della DAO. Testi alternativi mirati per le immagini, descrizioni chiare di file audio e video, e specifici titoli dei widget: tutto influenza i motori di ricerca. ”
In vari livelli di descrizione e di prosa, altri articoli concordano con questa definizione. Questo suona un po’ più familiare?
Quando si leggono le informazioni disponibili online, è possibile confondersi. Gli articoli fanno sembrare la DAO come qualcosa di totalmente diverso rispetto alla SEO. Non è così. In realtà è solo, beh, SEO con tutte le carte in regola ma con una sigla di fantasia. Come se avessimo realmente bisogno di un altro termine per confondere i nostri lettori …
Vedete, le “basi” dell’ottimizzazione sono la scelta delle giuste parole chiave, l’utilizzo di testo alternativo per le immagini, la verifica che i collegamenti in loco siano realizzati correttamente, link building, ecc (prima di essere attaccata per aver ridotto la quantità di lavoro, lasciatemi sottolineare che questa è solo una breve lista). Poi c’è SEO vera e propria, che è – apparentemente – chiamata DAO.
Perché DAO è importante?
Se si guarda oggi il motore di ricerca, si nota che è molto diverso rispetto a qualche anno fa (almeno negli Stati Uniti, in alcune parti del mondo devono ancora capire l’ORM – Online Reputation Management, ma questo sarà un altro articolo). Si può cercare tutto quello che si vuole. Ad esempio, quando si utilizza Google Real Time Search, non si visualizzano più solo frammenti di siti web, ma frammenti di conversazione. Quando si utilizza Google Image Search, si otterranno solo le immagini, e così via.
Inserendo video ben ottimizzati YouTube – o altri siti di video – si ha la possibilità di ottenere traffico da questo spazio di ricerca. Se sei attivo su Twitter, Google Real Time Search ti cattura. Se inserisci sul tuo sito immagini ben ottimizzate, Google Images può inserirle nel traffico.
Ora, utilizzare – o meno – questi spazi di ricerca è un punto controverso. Bisogna ricordare che i propri visitatori utilizzano questi spazi. Se non rientrano tra i propri obiettivi, si può perdere molto traffico potenziale. Se questo non ti tiene all’erta, non saprei cos’altro potrebbe farlo.
Come funziona DAO?
Più o meno così:
Devi aggiungere ad un tuo post un piccolo, grazioso file in Excel da far scaricare ai tuoi lettori. Puoi lasciare che Excel subentri e ti nomini il file “Book1.xls”. Oppure, potresti fare un po’ di sana DAO. Potresti salvare il file come “Piccolo-grazioso-[Parola chiave]-Excel-Download.xls“.
Poi, vai in File> Proprietà e aggiungi quante più informazioni possibili sul tuo foglio Excel, e lo salvi di nuovo. Scegli un’immagine di anteprima, salvi il nome dell’immagine con qualcosa di simile a “Piccolo-grazioso-[Parola chiave rilevante]-Download.jpg“. Apri le proprietà del file immagine e, di nuovo, inserisci tutte le informazioni possibili, tenendo a mente le parole chiave, la campagna SEO e i visitatori.
Naturalmente, sia il file di Excel che la miniatura dell’immagine devono essere relativi ad un post pertinente. Sia il post sia la pagina dedicata all’mmagine devono avere una URL appropriata e facile da usare. Il codice dell’immagine e il codice del file Excel devono avere titolo e testo alternativo.
E così via…
Un assetto accessibile al visitatore
Una risorsa digitale è, in breve, qualsiasi cosa che viene pubblicata online. Se hai un video, è una risorsa digitale. Un’immagine è una risorsa digitale. I file in Excel e PDF, pagine web, podcast, newsletter, webinars… sono tutti ugualmente risorse digitali.
DAO prende tutte queste risorse, le ottimizza all’ennesimo grado e poi le promuove. Quali tipi di file pensi possano/debbano essere ottimizzati? Beh, una buona regola è: se può essere indicizzato, può essere ottimizzato.
Una volta ottimizzate, tutte queste risorse hanno punti in comune, tra cui:
• Sono dotati di una descrizione completa. Praticamente ogni tipo di file che si può creare ha una opzione “Proprietà”. Una risorsa ben ottimizzata avrà ogni proprietà ben descritta prima ancora di uscire dal computer.
• Hanno URL user-friendly. Abbiamo discusso a lungo la questione di URL intuitive e facili da ricordare. Ha più senso avere una “URL descrittiva” invece di “company.com/12/?2364”. Chi potrebbe ricordare un’indirizzo come questo?
• Hanno i nomi dei file descrittivi e intuitivi. Invece di “Book1.xls”, il nome del file descrive realmente cosa c’è nel file… utilizzando parole chiave, ovviamente.
Conclusioni
E dunque, la DAO è qualcosa di nuovo? No. In effetti, devo ammettere che la lettura di alcuni articoli che ho trovato in fase di ricerca mi ha un po’ seccata. Tra questi, molti dicono che la SEO si concentra semplicemente sul sito web al fine di far salire il sito nelle classifiche. Mi permetto di dissentire. Noi di Level343, crediamo che la SEO si concentri sulla ottimizzazione nel tempo. Non solo l’ottimizzazione del sito web.
Ora, come bambini, relativamente al settore dell’ottimizzazione – rispetto a pezzi grossi come Jill Whalen, John Audette e Ted Ulle – noi siamo ancora in fasce. Quindi, devo dire, se operi in ambiente SEO da tempo, prima di noi, e non hai ottimizzato le risorse digitali fino a quando non è venuto fuori il termine DAO, bè, avresti bisogno di trovare una diversa linea operativa.
Se sei un neofita della SEO o sei nella fase “apprendimento dei trucchi del mestiere” allora dovresti iniziare a guardare meglio i contenuti che hai generato. Cosa puoi fare per renderli più accessibili ai motori di ricerca e ai visitatori? Quali nuovi tipi di contenuti potresti produrre per conquistare maggiori spazi di ricerca? Insomma, se non hai abbastanza risorse digitali da doverti preoccupare della DAO, cerca di produrne un po’!
Con la grande spinta della DAO, inizierai a guardare alle diverse modalità di classificazione delle tue risorse digitali?